ENNESIMA DEBACLE DELL’AVVOCATURA INPS DELLA REGIONE BASILICATA
Facendo seguito alle sentenze emesse nell’udienza del 28.11.2013 dalla Corte di Appello di Potenza per un totale di 80 appelli, di cui 55 soci dell’Associazione,l’INPS ha dovuto pagare ca. 100.000 euro per spese giudiziarie.
Nonostante questi esborsi l’avvocatura dell’INPS ha di nuovo riproposto appello nel corso del 2014 contro 50 sentenze di primo grado, di cui 30 soci dell’Associazione.
Il 15.01.2015 la Corte di Appello di Potenza si è pronunciata contro gli appelli proposti dall’INPS con il seguente dispositivo:
1.“rigetta gli appelli principali proposti dall’INPS e, in accoglimento degli appelli accidentali, revoca la statuizione di parziale compensazione delle spese contenute nelle sentenze di primo grado, liquidando le stesse nella misura indicata nei dispositivi, oltre IVA e CPA come per legge, con misura in favore del procuratore anticipatario;”
2.“condanna l’INPS al pagamento in favore degli appellati, in solido tra loro, delle spese del presente grado di giudizio, ………………….”;
3.“dichiara l’INPS tenuto, per ciascuno degli appelli riuniti, all’ulteriore pagamento di un importo pari a quello già versato a titolo di contributo unificato, ex art. 13, comma 1 quater, DPR n.115/2002”.
L’Associazione A.I.E.A. è sempre stata tranquilla sull’esito dei giudizi di appello in quanto l’istruzione dei ricorsi finora depositati si è dimostrata vincente.
L’Associazione, nel ritenere tali costi palesemente ingiustificabili, invita l’INPS a creare le condizioni amministrative perché vengano eliminate tutte le spese di giudizio di primo e di secondo grado soprattutto per i ricorsi identici a quelli già passati in giudicato, ricordando che gli attuali costi giudiziari sono lievitati di circa il 30% rispetto a quelli del 2013.
L’Associazione pertanto invita l’INPS a spostare le proprie attenzioni verso l’INAIL i cui uffici, negando ingiustamente il riconoscimento all’esposizione all’amianto dei lavoratori, riversano il contenzioso sull’Ente Previdenziale che viene condannato puntualmente a sostenere tutte le spese giudiziarie.
DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa dei senatori CASSON, AMATI, BERTUZZI, CIRINNÀ, COLLINA, D’ADDA, FILIPPI, DIRINDIN, FASIOLO, FAVERO, FORNARO, GRANAIOLA, GATTI, GUERRIERI PALEOTTI, LAI, LO GIUDICE, MANASSERO, ORRÙ, PAGLIARI, PEGORER, PUPPATO, RICCHIUTI, Gianluca ROSSI, SAGGESE, SCALIA, SOLLO, SONEGO, SPILABOTTE, TOMASELLI, ALBANO, BIGNAMI, CAMPANELLA, CONTE, DE PETRIS, DE PIN, LANIECE, MASTRANGELI, RAZZI, ROMANO, SCAVONE, GINETTI e DI GIORGI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 22 OTTOBRE 2014 Misure sostanziali, processuali e previdenziali a tutela delle vittime, a qualsiasi titolo, dell’amianto
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Concorso per gli studenti della Scuola secondaria di secondo grado della provincia di Matera. “STORIE DI LAVORO E DI MORTE – DIALOGHI D’AMIANTO” Per una maggiore consapevolezza dei danni arrecati al Territorio regionale dalle sostanze tossiche, nocive e cancerogene come le fibre killer dell’amianto.
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COMUNICATO STAMPAINCONTRO-CONVEGNO: Senato della RepubblicaSala Santa Maria in AquiroPiazza Capranica 72, ROMA13 marzo 2014 ore 10,30 -17AMIANTO: QUALE GIUSTIZIA PER LE VITTIMEE PER GLI EX ESPOSTI(ddl Casson n. 8 e Doc. XXII n. 2)Continua la lotta per il diritto alla salute. Quella per l’eliminazione dell’amianto è una parte non secondaria di essa: parlamentari, associazioni, magistrati, avvocati ed esperti tecnici discuteranno di giustizia, di procedimenti penali, civili e amministrativi. Molti sono i processi aperti in diverse regioni d’Italia, ma non in tutte, nonostante il problema amianto sia presente in modo generalizzato (30 milioni di tonnellate); le industrie che l’hanno trattato hanno diffuso la sua polvere mortifera fra i lavoratori addetti, i loro famigliari e i cittadini più vicini (per amianto si stimano 4.000 morti ogni anno). La Conferenza nazionale (governativa) del novembre 2012 è entrata nel merito ed ha sancito un Piano Nazionale Amianto abbastanza comprensivo e completo. Tale Piano è rimasto sulla carta.Anche i disegni di legge presentati in Parlamento non hanno trovato sbocco. Grandi difficoltà trovano gli ex esposti che sono stati colpiti da malattie professionali ad essere riconosciuti dall’INAIL e/o ad essere risarciti dall’INPS per ciò che attiene alle provvidenze sociali. La gran parte di quelli che sono chiamati siti di interesse nazionale(SIN) contaminati da amianto sono da bonificare e, spesso, non sono nemmeno stati messi in sicurezza. Il Fondo per le vittime, ottenuto dopo un grande sforzo di mobilitazione da parte degli ex esposti è limitato solo agli esposti professionali. Esposizioni casalinghe e ambientali, oggi prevalenti, non hanno riconoscimento.La politica, con i suoi organi istituzionali, dalla Conferenza nazionale ad oggi mostra essersi dimenticata del problema amianto. Sembra quasi che, chi risponda di più, pur in modo diseguale e con i suoi tempi, sia la Magistratura. Rivolgersi ad essa è comunque dovuto, per chiedere giustizia, e per attuare il diritto costituzionale alla salute.Chiediamo al Parlamento e al nuovo Governo di prenderne atto e di agire di conseguenza anche dal lato della Giustizia cherichiede di procrastinare o eliminare la prescrizione, verificare i conflitti di interesse, ottemperare alle sentenze, ai risarcimenti, non ultimo di promuovere la Procura nazionale sui rischi e sui danni da Lavoro e ambientali.Milano, 11 marzo 2014
Primo ciclo di incontri a Potenza della neonata associazione dei soggetti esposti al rischio.
L’amianto sul tavolo di Martorano Chiesta una conferenza istituzionale, Mazzero sollecita maggiore attenzione POTENZA – Per l’Associazione Italiana Esposti Amianto sezione Val Basento (AIEA VBA), continua la battaglia volta a mantenere alta l’attenzione sulla questione amianto in Basilicata e rendere, finalmente, giustizia alle vittime del killer silenzioso.
SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA - Doc. XXII-bis n. 5_______COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE COSIDDETTE «MORTI BIANCHE» Istituita con deliberazione del Senato del 24 giugno 2008________TERZA RELAZIONE INTERMEDIA SULL’ATTIVITA` SVOLTA Relatore sen. Oreste TOFANI-----Approvata dalla Commissione nella seduta del 17 gennaio 2012-- vedi estratto:
La Peste Italiana. Il Caso Basilicata. Dossier sui veleni industriali e politici che stanno uccidendo la Lucania - presentazione del libro di Maurizio Bolognetti
presentazione del libro di Maurizio Bolognetti (Ed. Reality Book). Ne discute con l'autore il Presidente della Giunta regionale di Basilicata Vito De Filippo. Modera l'incontro Luigi Di Lauro (Rai Basilicata)
Troppi i siti contaminati da idrocarburi e metalli pesanti, ma il Ministro dell’Ambiente valuta un accordo che diminuirebbe le possibilità di bonifica.
Regolamento Fondo per le vittime dell'amianto. Decreto Interministeriale n. 30 del 12 gennaio 2011 (legge 24/12/2007, nr. 244, art. 1, commi da 241 a 246)
E' in edicola la prima edizione del settimanale "Basilicata 24". giornale d'inchiesta.
L'edizione è dedicata alla alle conseguenze generate dall'utilizzo di sostanze tossico-nocive nell'ex EniChem di Pisticci Scalo, si riportano le testimonianze di lavoratori, diversi di questi affetti da patologie.
Invito i lavoratori e soci dell'Associazione a procurarsi il giornale che è un testimonianza diretta di un pezzo della loro vita.
Di seguito il link che riporta la prima pagina del settimanale e il video prodotto durante l'incontro organizzato dall'AIEA VBA ed il giornalista Eugenio Bonanata
COMUNICATO STAMPA: RISARCIRE LE VITTIME – ELIMINARE L’AMIANTO – CURARE I MALATI Si è svolto nella giornata del 30 giugno presso il Senato della Repubblica un incontro pubblico fra le associazioni che lottano contro gli effetti della presenza di amianto negli ambienti di lavoro e di vita.
Richiesta di certificazione lavorativa ovvero curriculum professionale ai fini della concessione dei benefici previdenziali per rischio esposizione amianto.
continua a succedere! La settimana scorsa abbiamo operato una signora con mesotelioma pleurico epiteliale in stadio II con una pleuropneumonectomia associata a chiemioipertermia intra-operatoria, trattamenti tutti moderni e col massimo di risposta per il paziente. Però con ns grande disappunto, la Signora era stata inviata dall’Osp. Di Matera ad un altro nosocomio dove sottoposta ad una Video-toracoscopia non gli era stato prospettato altro che chemio e/o radioterapia (sic!) poiché in stadio avanzato (IV….???). Penso che, oltre ad effettuare una campagna conoscitiva per raggiungere il riconoscimento dovuto di rischio e malattia professionale in Basilicata, il paziente con mesotelioma accertato o sospetto debba necessariamente essere sempre inviato a centri che possono completare tutto l’iter dalla diagnosi alla terapia al follow-up post-chirurgico e medico. Ti chiedo, quindi, di diffondere questa mia o comunque dire in giro di non rivolgersi ad altri se non a noi anche in caso di versamento pleurico non citologicamente diagnosticato. Sicuramente potremo così dare le giuste chance ai ns pazienti e a tutti gli esposti all’amianto… Con la simpatia di sempre, Cosimo Lequaglie, MD, Governor ACCP, FECTS Consigliere della Società Italiana di Chirurgia Toracica Referente Regioni Meridionali della Società Italiana di Chirurgia Oncologica Direttore di S. C. di Chirurgia Toracica IRCCS Ospedale Oncologico Rionero in Vulture ITALIA el. +39 0972 726708 fax. +39 0972 726214 cell. +39 320 4386629 www.chirurgiatoracica-crob.it.
risposta della Presidenza della Camera dei deputati alla lettera inviata dall'AIEA VBA in relazione all'iter sui benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto
Interrogazione a risposta scritta 4 -12025 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI lunedì 23 maggio 2011, seduta nr. 476 .....Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
A seguito delle iniziative giudiziarie intraprese dall'Associazione AIEA VBA, si continuano a registrare con periodicità costante sentenze favorevoli emesse dalla Sezione Lavoro del Tribunale di Matera e della Corte di Appello di Potenza a favore dei lavoratori ex esposti che hanno prestato servizio nei siti industriali della Val Basento, a cui era stato negato il diritto dalla CONT.A.R.P. - INAIL regionale. Nel mese di Aprile 2011 sono state emesse otto sentenze favorevoli con condanna dell'INPS; di queste due assumono rilevanza notevole per l'Associazione, poiché sta avendo ragione sul principio che tutti i lavoratori dei siti industriali Val Basento sono stati fortemente esposti alle fibre di amianto........
INIZIATIVA AIEA VBA: Richiesta Audizione alla Commissione del Senato per “Morti Bianche”. Stabilimento Petrolchimico ex EniChem di Pisticci Scalo (MT).
SALUTE: L’elenco completo dei 44 siti italiani a rischio tumore per i residenti
COMUNICATO STAMPA AIEA VBA: OGGETTO : Stabilimento Petrolchimico ex EniChem di Pisticci Scalo (MT). Richiesta di tavolo di confronto tecnico per "Benefici previdenziali.
Dopo la riunione del 3 febbraio al Senato della Repubblica, è arrivata, tramite il senatore Felice Casson, la ricevuta delle firme depositate in Senato a sostegno della proposta di legge stralcio che riguarda i risarcimenti previdenziali.
Il senatore ci ha riferito che c’è il sostegno anche di altre forze politiche di maggioranza (tutte eccetto il PDL).
In particolare il presidente della Commissione Lavoro, senatore Pasquale Giuliano, non si muove assolutamente, come sarebbe suo dovere, per mettere il ddl all’ordine del giorno..leggi tutto
R.Riverso: morti da amianto = vittime del dovere
Norme ad processum e morti da amianto “ vittime del dovere” Senza suscitare grandi clamori, in una stagione di decadenza del diritto che forse passerà alla storia per le c.d. norme ad personam, ritagliate in base alle esigenze processuali della singola persona del Presidente del Consiglio, un’altra categoria patologica di norme si va facendo strada; sono norme che potrebbero chiamarsi ad processum; destinate ad affossare singoli procedimenti.....leggi tutto
"Tuttavia, entrando nel merito del decreto, dobbiamo dire che non siamo affatto soddisfatti. Il decreto accoglie solo in parte gli obiettivi che le organizzazioni delle vittime dell’amianto avevano richiesto"
In data 13 gennaio 2011 i Ministri del Lavoro e dell’Economia hanno emanato il decreto attuativo della legge istitutiva del Fondo per le Vittime dell’Amianto (legge 28 dicembre 2007 n. 244 art.1, commi 241-246). Il decreto avrebbe dovuto essere emanato a 90 giorni dalla sua promulgazione.
La mobilitazione da parte delle associazioni delle vittime e l’insistenza istituzionale dei senatori che le sostengono è stato pressante e duraturo ad ha portato a questo primo risultato.
Il decreto è inadeguato e non è soddisfacente per quanto richiesto e voluto dalle associazioni, dai famigliari delle vittime, dagli esperti, dagli stessi parlamentari interessati. Infatti hanno diritto al Fondo solo ”i titolari di rendita…che hanno contratto patologie asbesto correlate per esposizione all’amianto e alla fibra fiberfrax riconosciute dall’INAIL …” Coloro invece che sono stati esposti in ambiente non lavorativo e non sono stati riconosciuti dall’INAIL, come i famigliari dei lavoratori esposti o i cittadini vicino a ad altre fonti, e che ora non hanno alcun diritto, non otterranno nulla.
Il nostro impegno e la nostra mobilitazione pertanto continuano, perché:
a) per dovere di giustizia, la legge vada interpretata nel senso dell’estensione del diritto a tutti coloro che si sono ammalati o sono morti per malattie da amianto;
b) il Fondo per le vittime abbia un finanziamento maggiore di quello stabilito, adeguato al numero delle persone colpite;
c) il diritto alle prestazioni venga considerato un diritto soggettivo.
Per entrare maggiormente nel merito del problema ed in occasione della presentazione della petizione rivolta al Presidente del Senato, corredata da 10.000 firme raccolte dalla nostra associazione, affinchè la proposta di legge sull’amianto già presentata nel 2008, esca dal cassetto della Commissione competente, e venga discussa e approvata ), con il Senatore Felice Casson e gli altri senatori firmatari viene indetta una Conferenza Stampa presso il Senato della Repubblica alle ore 12 del 3 febbraio 2011.
“Finalmente il governo e il ministro Sacconi hanno firmato il regolamento per il Fondo per le vittime dell’amianto”. Lo ha detto il sen. Felice Casson, vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo in aula nel corso della discussione sugli infortuni sul lavoro.
“Il 7 dicembre scorso –ha aggiunto - il Senato aveva invitato all’unanimità per la terza volta il ministro del lavoro e il governo ad intervenire il più rapidamente possibile nell'emanazione del regolamento per avviare il Fondo a favore delle vittime dell'amianto. Il ministro Sacconi si era impegnato personalmente affermando che nel giro di pochissimi giorni tale regolamento sarebbe stato emanato e sarebbe stato reso operativo in breve tempo, ma da allora non se ne erano avute più notizie”.
“Oggi – ha concluso Casson – nuovamente sollecitato il ministro Sacconi ha finalmente fatto sapere che il regolamento è stato firmato. D’altra parte, erano passati quasi due anni dal termine fissato dal Parlamento per l'emanazione del regolamento ed era necessario dare una risposta alle decine di migliaia i lavoratori in tutta Italia aspettavano notizie in proposito”.
Con la sorveglianza sanitaria che è entrata a regime emergono tanti casi lievi patologie asbesto-correlate, micronoduli e placche pleuriche.
Invitiamo i lavoratori, interessati da dette patologie, a farsi compilare il mod. 5 SS INAIL, certificazione medica di Malattia Professionale, in modo che la commissione medica dell'INAIL possa valutare il grado di invalidanza.
I lavoratori con patologie, riconosciute INAIL, grado invalidanza = 1.0 e maggiori di 1.0, possono compilare il mod. A3-Amianto INAIL per richiedere la certificazione di esposizione necessaria per chiedere i benefici previdenziali.
Hanno diritto alla certificazione INAIL tutti i lavoratori ex esposti e/o esposti, anche chi non ha fatto la domanda entro il 15 giugno 2005.
Video intervista a Mario Murgia, Presidente dell'AIEA VBA
Metaponto, 5 settembre 2010 -Maurizio Bolognetti
Rifiuti Connection - parte prima
AIEA VBA : Esposizione a sostanze tossiche nocive nei Siti Ind. Comparto Fibre (Acerra, Casoria, Pisticci, Ottana)Dagli anni 60 alla fine degli anni 90 ed oltre, in tutta Italia e per quanto ci riguarda nel Meridione l'utilizzo dell'Amianto a scopo industriale, è stato massivo ed utilizzato nella completa ignoranza della sua pericolosità di migliaia di lavoratori che hanno operato in tutti i grandi complessi industriali, i cui insediamenti si giustificavano con l'apporto del lavoro per le grandi masse di lavoratori e quindi col benessere dei territori in cui questi si insediavano...............Quanto sopra coinvolgeva solo per il comparto fibre ca. 16.000 lavoratori esposti quotidianamente ad un ambiente altamente inquinato da fibre di amianto e da tante altre sostanze tossiche-nocive e cancerogene, proprie e specifiche per ogni impianto produttivo. Riscontrando patologie multifattoriali, molte di queste oncologiche, la medicina ufficiale ne evidenzia giorno dopo giorno la natura e l'origine : •patologie direttamente generate dall'esposizione alle fibre di amianto, asbestosi, mesotelioma (tessuti pleurici.............) •patologie asbesto-correlate, carcinomi polmonari e gastrointestinali ed apparato digerente, in cui altre sostanze contribuiscono alla generazione della patologia. In questi casi l'amianto non è causa del male ma è catalizzatore dello stesso. Premesso quanto sopra descritto, con molto ritardo rispetto ad un tempo in cui si sarebbe potuto prevenire, anticipare ed eventualmente eliminare l'utilizzo dell'amianto e delle altre sostanze tossiche-nocive “sarebbe bastato conoscere la loro tossicità, ma soprattutto l'interazione tra di loro”; alla di quanto oggi è risaputo denunciamo quanto segue : Stabilimenti Acerra e Casoria Procedimento N. 10392 del 2001, R.G.N.R. A cura del pubblico Ministero Dott. CIMMAROTTA della Procura della Repubblica di Nola, evidenzia che su una Coorte totale di 2.329 lavoratori sono deceduti 329 di cui 307 con causa morte, nel periodo 1974 ÷ 2002.scarica e leggi
L'INCREMENTO DEI TUMORI IN BASILICATA
Inchiesta sull’incremento e l’incidenza dei tumori in Basilicata, in un contesto nazionale che vede l’insorgere e l’aumentare di altri “mali”, come il mesotelioma pleurica, amara eredità di una industrializzazione fallita e di “storie di amianto”.....
Il caso. La Basilicata infrange da tempo l’appellattivo di “isola felice”. L’ultimo Rapporto ISTAT inserisce la Basilicata ai primi posti in Italia per mortalità da tumori, con percentuali che superano la media nazionale. Un’altra “zona franca” italiana, nel profondo Sud, dove il brusco passaggio delle vocazioni del territorio da agricole e paesaggistiche ad industriali, produttive ed impiantistiche, ha provocato un forte trauma, colpendo la salute dei residenti. Un’incidenza tumorale – dal 1970 ad oggi – che continua a crescere, ......
Questa è la domanda che Nunzia si sente rivolgere all'ospedale di Matera, dove le hanno appena diagnosticato un tumore. Una sentenza ultimamente troppo ricorrente fra gli abitanti di questo paesino a una trentina di chilometri dalla città dei sassi. Ma una risposta i ferrandinesi se la sono data: sta succedendo che la pattumiera d'Italia ha iniziato a generare i suoi morti. All'ingresso del paese un corteo funebre sta salutando una donna di 57 anni portata via in un mese da un cancro. Sotto si estende la valle con i suoi calanchi, che nelle intenzioni di una volta doveva diventare un parco nazionale. Invece adesso ospita cinque discariche e il ministero dell'Ambiente progetta di costruirci pure un inceneritore e un'ennesima mega discarica di rifiuti tossici e nocivi.
Vertenza Lavoratori esposti ed ex esposti Comparto Fibre Centro Sardegna
......
In data 21 Ottobre 2010 si è raggiunto un Protocollo di Intesa Unitario tra l' ASL N. 3 di Nuoro, le OO.SS., l'AIEA VBA & CSA, la Provincia di Nuoro, il Comune di Ottana e di Macomer, per chiedere alla Regione Sardegna il finanziamento di 300.000,00 Euro finalizzato alla “Valutazione dello stato di salute della popolazione e dei lavoratori della zona industriale di Ottana e di Macomer”. L'avviamento della Sorveglianza Sanitaria Preventiva per l'esposizione a fibre di amianto a tutti i lavoratori come da libro matricola aziendale in parallelo a quanto già in essere in Basilicata.
Fondo Regionale Vittime Amianto ed altre sostanze classificate cancerogene, tossiche e/o teratogene
....... I sottoscritti cittadini sollecitano il Presidente della Regione Basilicata ad adoperarsi in seno all'intera Giunta Regionale affinché:
il Decreto Attuativo del Fondo Vittime Amianto, Legge 24 Dicembre 2007, n° 244, finanziaria 2008, sia FINALMENTE emanato;
venga estesa la Sorveglianza Sanitaria alle altre sostanze classificate pericolose (tossiche, nocive, cancerogene, mutagene etc.) per i lavoratori del sito industriale ex EniChem di Pisticci Scalo;
venga istituito un Fondo Regionale Vittime Amianto ed altre sostanze classificate cancerogene, tossiche e/o teratogene;
sia inserito anche il sito industriale ex EniChem di Pisticci Scalo negli Atti di Indirizzo Ministeriale;
la Iniziativa Parlamentare per il D.d.L. A.S. 2141, di cui si allega la relazione, presentata alla Presidenza del Senato della Repubblica della 16.a Legislatura il 28 Aprile 2010, venga sostenuta e suffragata.
PETIZIONE a supporto della Iniziativa Parlamentare D.D.L. A..S. N. 2141 (Senato della Repubblica, lì 28 Aprile 2010)
SONO IN CORSO LE PETIZIONI POPOLARI CHE PREVEDONO IL SUPPORTO ALLA INIZIATIVA PARLAMENTARE D.D.L. A. S. N. 2141 PRESENTATA IL 28 APRILE 2010 AL PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA : " DISPOSIZIONI PER LA TUTELA E IL RICONOSCIMENTO DI BENEFICI PREVIDENZIALI IN FAVORE DEI LAVORATORI ESPOSTI ALL'AMIANTO" ALL' ART. 5 DELLA PRESENTE INIZIATIVA PARLAMENTARE (in allegato), PRESENTATA DAL GRUPPO PD e DELL' IdV, E' PREVISTA LA RIAPERTURA DEI TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE RICHIESTE DI CERTIFICAZIONE ALL' INAIL. A SUPPORTO DELLA SUDDETTA INIZIATIVA SONO STATE PROMOSSE LE SEGUENTI PETIZIONI, ELENCATE PER PER DATA:
La Petizione per i Lavoratori di tutta la Regione Sardegna assume un carattere di EMERGENZA, perché è forse la Regione Italiana più interessata alla Iniziativa Parlamentare in oggetto. Registriamo, infatti che, nonostante una forte presenza industriale che si è sviluppata negli anni 1960÷1980 e di conseguenza di utilizzo di manufatti in fibra di Amianto (Porto Torres, Oristano, Ottana, Assemini, Sarroch, PortoVesme, Fonni ..etc),
pochissimi Lavoratori hanno presentato all'INAIL la richiesta di certificazione dell'esposizione all'amianto entro il 15 giugno 2005 ; ad esempio nel Centro Sardegna su 6000 Lavoratori del Comparto fibre solo 285 , neanche il 5% dei potenziali aventi diritto. Riteniamo, anche, che con l'attuazione della Sorveglianza Sanitaria Preventiva, sollecita con la presente petizione, potrebbero emergere tanti casi di patologie multifattoriali sia per l'esposizione alle fibra Genotossica ottenuta dall'asbesto che alle sostanze tossiche e nocive utilizzate nei processi industriali. Ricordiamo che è una petizione popolare, invitiamo la cittadinanza a firmare e far firmare. Chiediamo alla stampa ed ai media di aiutarci, ma SOPRATTUTTO chiediamo alle OO.SS. (TUTTE) ed alle Istituzioni territoriali, di contribuire con il loro peso politico, ad aiutarci ad aiutare i propri concittadini, perché : << Se l’obiettivo è condiviso, come ci pare di aver colto dai continui solleciti che vengono fatti dai lavoratori, ognuno deve svolgere la propria parte, convinti che solo in sinergia, si possono davvero ottenere risultati concreti ma, soprattutto, perché il “problema amianto”, diventi un “fatto di cultura” >>. La modulistica per la raccolta delle firme a supporto delle PETIZIONI , su elencate, è disponibile, nel sito dell' Associazione, www.associazioneespostiamiantovalbasento.it, e/o presso le sedi dell'Associazione Aiea Vba (Matera) ed Aiea CSA (Nuoro). Le firme raccolte andranno indirizzate alle sedi delle Associazioni, sarà nostra cura far pervenire all'AIEA Nazionale il risultato conseguito ufficialmente con le Petizione promosse da Aiea VBA & CSA per la Basilicata e per il Centro Sardegna.